Rivista di filosofia e letteratura
diretta da Roberto Colonna Edizioni Arcoiris ISSN 2280-4110 Comitato Scientifico Armando Mascolo Stefano Santasilia Livio Santoro Giovanni Sgro' Progetto grafico Raffaele Di Somma Contatti info@pagineinattuali.com Pagine amiche Gli eccentrici - collana di letteratura ispanoamericana |
![]() Voci scalze.
Declinazioni dell’opera letteraria nel mondo iberico e iberoamericano Numero 8, dicembre 2019 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) L’ottavo numero di “Pagine Inattuali” raccoglie i contributi di autori e ricercatori di diversa formazione afferenti a università europee e latinoamericane. Il volume si propone di riflettere sul significato e sulla funzione dell’opera letteraria nel mondo iberico e iberoamericano con l’intenzione di esplorarne declinazioni e implicazioni tanto in ambito filosofico quanto letterario. La presunta specificità del “caso” spagnolo, e più in generale del bacino culturale latinoamericano, mostra infatti l’evidenza di un legame differente tra filosofia e letteratura, che impone di problematizzare tanto il dominio di ciascuno di questi ambiti disciplinari quanto la loro interazione e interdipendenza. Ciò consente di ripensare categorie del pensiero e declinazioni dell’opera letteraria da una prospettiva non semplicemente interdisciplinare, bensì “transdisciplinare”, che ha il pregio di mostrare come il rapporto tra letteratura e filosofia sia da considerarsi una questione sempre aperta e intimamente connessa, al di là di specifici confini territoriali e culturali, al processo di settorializzazione e iperspecializzazione dei saperi. In tal senso, il presente volume ha nondimeno l’obiettivo di sondare la questione identitaria vagliando, al contempo, modelli di razionalità alternativi. A consacrare questo percorso di ricerca è una delle voci più riconosciute nel panorama della poesia spagnola contemporanea, Clara Janés. Il numero, infatti, si apre con un’intervista alla celebre scrittrice e traduttrice, chiamata a testimoniare di quell’irriducibile “eterodossia” spirituale che caratterizza la penisola iberica. In una sorta di controcanto, i nove saggi che compongono il volume sembrano volerci introdurre non tanto a una verità sul tema, bensì alla “vita della verità” – per dirla con la felice formula di Enzo Paci – così come si dipana in ambito filosofico e letterario nel contesto iberico e iberoamericano. I contributi affrontano le seguenti tematiche: il campo letterario e la letteratura minore nella poesia transatlantica (Calabrese); materia e nulla in un confronto sul tema della creazione tra Zambrano, Valente e Chillida (Domínguez Romero); Genesi e Apocalissi nella letteratura latinoamericana (Galindo Ayala); la metafora del castello in María Zambrano tra Teresa d’Avila e Franz Kafka (Grigoletto); la lettura della condanna platonica della poesia nelle riflessioni di María Zambrano e Eugenio Trías (Rivera); la letteratura di viaggio come esplorazione dell’Altro nelle Crónicas de Indias (dello Russo); l’articolazione fra trauma, suono e parola in Não falei di Beatriz Bracher (Scaramucci); Cesário Verde come flâneur alla portoghese (Soffritti); le declinazioni della scrittura in Sor Juana Inés de la Cruz (Trapanese / Piqueras Flores). ![]() Il Fumetto Italiano Saggi e interviste Numero 7, aprile 2017 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Il settimo numero di “Pagine Inattuali” si propone di analizzare il ruolo che ha avuto e continua ad avere il fumetto italiano nell’immaginario collettivo. Nello specifico, questo volume è strutturato in due parti distinte. Nella prima ci sono quattro saggi sul fumetto italiano che ne approfondiscono la storia (sia in generale, sia a partire dalla parabola di Andrea Pazienza) e alcuni generi (quello erotico e quello del giornalismo a fumetti). Nella seconda parte, invece, si alternano interviste e contributi di disegnatori e sceneggiatori di fumetti del calibro di Tiziano Sclavi, Alfredo Castelli, Michele Medda, Luca Enoch, Paolo Bacilieri, Bepi Vigna, Bruno Brindisi e Pasquale Ruju, ai quali è stata sottoposta una griglia di domande/questioni e la libertà di rispondervi nel modo e nella forma che ritenevano più opportuni. Completa il numero il bellissimo e inedito fumetto di Cristina Portolano . ![]() Le rifrazioni dell'Io. Saperi umanistici e creazione artistica tra moderno e contemporaneo Numero 6, dicembre 2016 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Il sesto numero di «Pagine Inattuali» raccoglie i contributi di alcuni ricercatori dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR. Il tema che fa da sfondo ai diversi saggi e che costituisce, per così dire, il fil rouge che li attraversa – pur nella varietà delle prospettive teoriche e metodologiche proprie di ciascun autore, nonché degli argomenti e dei periodi storici presi in esame –, è la relazione tra la creazione artistica e i cosiddetti “saperi umanistici”, ovvero come l’arte abbia saputo sapientemente attingere a questi saperi facendone il nutrimento spirituale della propria incessante ricerca creativa ed espressiva. All’origine dell’opera d’arte vi è spesso la stringente necessità di declinare le infinite e non di rado contraddittorie sfumature dell’animo umano, di scandagliarne i più riposti recessi, di cogliere e di restituire l’inquieta molteplicità che alberga in ogni singolo individuo, quella «prolissità del Sé», per dirla con Fernando Pessoa, per cui «ognuno di noi è più d’uno, è molti». Vista secondo questa prospettiva, l’opera d’arte sembra assumere la forma di un prisma attraverso cui si “rifrangono” i diversi volti della soggettività, divenendo così lo specchio che riflette la drammatica vocazione dell’io alla frantumazione e dispersione di sé. Il volume si apre con un’intervista ad Antonio Moresco, uno degli scrittori più interessanti e complessi del panorama letterario contemporaneo, noto al grande pubblico per romanzi quali Canti del caos, Gli increati e il più recente L’addio. Seguono otto saggi che affrontano le seguenti tematiche: le nuove frontiere teoriche e applicative dischiuse dalla “bioarte” (Barcaro); la “forma-reading” quale strumento per la disseminazione del sapere filosofico (Diana); il tema schopenhaueriano del dolore tra medicina, filosofia e letteratura nell’opera di Pío Baroja (Mascolo); la disamina dell’umano attraverso la narrativa di José Saramago (Mazzola); la teoria delle nuvole e le sue implicazioni poetiche nell’opera di Goethe (Pica Ciamarra); l’analisi della famosa Dipintura della Scienza nuova di Giambattista Vico (Sanna); lo studio del trattato cinquecentesco La Civil conversazione di Stefano Guazzo (Scognamiglio); la relazione tra cinema e filosofia alla luce del pensiero di Bergson (Stile). ![]() Crisi e critica in Karl Marx Dialettica, economia politica e storia Numero 5, luglio 2016 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Acquista la versione pdf (4,99 euro) Il nesso tra le categorie crisi e critica, inteso come rapporto tra la storicità del discorso e la sua forma critica, attraversa e caratterizza l’intera opera di Karl Marx nelle sue diverse specificazioni teoriche. I contributi raccolti nel quinto numero di Pagine Inattuali si propongono di offrire diverse articolazioni di una “sezione” specifica del nesso crisi/critica in Marx, andando a mettere più specificamente a fuoco la tematica della crisi economica e della correlata maturazione e formulazione di una critica dell’economia politica. Il volume si apre con l’intervista a Fineschi, uno dei più grandi studiosi di Marx nel panorama internazionale, nonché curatore della nuova edizione italiana del primo libro de Il capitale, e prosegue poi con due contributi dedicati ai quaderni di estratti e di appunti marxiani degli anni Cinquanta sulla crisi, sulla formazione del mercato mondiale e sul processo di globalizzazione (Sgro’ e Sperl), che Marx riutilizzerà e rielaborerà poi ampiamente nella trattazione della crisi contenuta nelle sue opere di critica dell’economia politica: i Grundrisse (Basso) e Il capitale (Breda). I contributi di Perri e di Giacché sono esplicitamente dedicati alla discussione del nesso tra teoria marxiana della crisi e legge della caduta tendenziale del saggio di profitto, tema che viene trattato utilizzando ampiamente anche dati statistici relativi all’ultima grande crisi finanziaria del 2006-2008. Chiude il volume il contributo di Bellofiore dedicato alla recezione e allo sviluppo critico della teoria marxiana della crisi in due protagonisti del pensiero economico (e politico) del Novecento: Rosa Luxemburg e Michał Kalecki. ![]() Il Fantastico. Tradizioni a confronto Numero 4, gennaio 2015 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Acquista la versione pdf (4,99 euro) Nell’introduzione dell’antologia forse più celebre della letteratura fantastica, curata da Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares e Silvina Ocampo, si legge: “Bisognerebbe dire che tutta la letteratura è fantastica”. Del resto, se proprio è necessario accettare le distinzioni di genere tra le varie forme di scrittura, allora la modalità fantastica rappresenta, forse, l’alter ego più riuscito della letteratura intesa in senso generale. Le opere fantastiche, con la loro innata vocazione all’universale e al perturbante, si muovono infatti senza disagio da una cultura all’altra, incuranti delle religioni, dei paesi e delle lingue che le hanno casualmente generate. Riescono – lì dove altri tentativi hanno fallito – a dimostrare che la babele umana in fondo sia solo un’apparenza ricchissima di immagini e significati. Il quarto numero della rivista Pagine Inattuali si interroga su questo complesso quanto affascinante tema, proponendo un confronto tra quattro tradizioni culturali (italiana, francese, spagnola e inglese), sviluppato giustapponendo saggi di autorevoli firme, da Remo Ceserani a Stefano Lazzarin, da Rosalba Campra a Didier Contadini e Carlo Pagetti, e racconti di scrittori come Maurizio De Giovanni, Livio Santoro, Carlos Dámaso Martínez, Norberto Luis Romero, Bernard Quiriny, Antoine Volodine, Algernon Blackwood e Edward G. Bulwer-Lytton. ![]() Roberto Bolaño dieci anni dopo. Una retrospettiva Numero 3, giugno 2013 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Acquista la versione pdf (4,99 euro) A dieci anni dalla prematura scomparsa di Roberto Bolaño, il terzo numero di Pagine Inattuali propone una riflessione su un autore che, da vent’anni a questa parte, si è progressivamente trasformato in un punto di riferimento per le nuove generazioni di intellettuali ispanici e non. In particolare, dissociandosi dallo sterile coro di omaggi e celebrazioni dedicato negli ultimi tempi allo scrittore cileno, le analisi presenti in questo libro approfondiscono le modalità con cui è nato, e successivamente si è sviluppato, il fenomeno letterario Bolaño: un fenomeno a partire dal quale è stato creato, nel bene o nel male, una sorta di nuova icona pop. Per tale ragione, gli studiosi che hanno aderito a questo progetto, da Patricia Espinosa H. (intervistata da Alessio Mirarchi e Andrea Pezzè) a Sarah Pollack, da Chiara Bolognese a Fátima Nogueira, da José Martínez Rubio ad Antonio Coiro, senza dimenticare Sebastián Figueroa e Eugenio Santangelo, hanno provato ad andare oltre la “leggenda Bolaño”, chiedendosi se nelle sue opere ci sia un “ahí había algo” (“lì c’era qualcosa”), ossia quei tratti di innovazione, originalità, nel contenuto o nello stile, o, al contrario, se la gran parte dei lettori, scegliendolo, siano stati solo condizionati dal “mercato” e delle mode che esso impone. Insomma, il padre di romanzi del calibro di “2666” o di “Detective selvaggi” deve essere considerato un fenomeno collettivo o (anche? innanzitutto?) individuale? ![]() Simbolismo e laicità in Dante e nelle opere di ispirazione dantesca Numero 2, dicembre 2012 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Acquista la versione pdf (4,99 euro) Dante Alighieri è un universale che oramai soggiace all’immaginario collettivo travalicando, naturalmente, i confini già estesi entro i quali è nato. La letteratura di Dante s’è fatta mondo, universo e ha sparso ovunque le sue spore, germinando visioni, letture, ricezioni e influenze, più o meno palesi e più o meno nascoste, all’interno del panorama artistico, non soltanto letterario, mondiale. Il secondo numero di Pagine Inattuali, riflettendo su tale evidenza, ha perciò provato a offrire di Dante non solo l’interpretazione di celebri specialisti di fama internazionale come Ronald Martinez o Ruedi Imbach (intervistato da Anna Tropia), ma anche quella di studiosi decisamente meno affermati, appartenenti ad ambiti disciplinari non necessariamente letterari. L’influenza di Dante è stata così rintracciata nel lavoro del cubano “Grupo Orígenes” (Mayerín Bello); nell’opera dello scrittore e saggista argentino Juan José Saer (Magdalena Perkowska); nella strutturazione di due personaggi di Jorge Luis Borges (Livio Santoro); nel pensiero di Karl Marx (Giovanni Sgro’); nel cinema italiano (Andrea Sanseverino). Viene inoltre offerta una lettura affascinante del Lucifero dantesco attraverso le classiche tematiche del perturbante (Anna Chiaiese); e infine viene offerta una rassegna circa il contributo dantesco alla definizione del concetto di sovranità (Claudia di Fonzo). Il numero è poi impreziosito da tre microfinzioni, ispirate alla Comedìa, che lo scrittore argentino Norberto Luis Romero ha voluto generosamente donare alla rivista. Click here to edit.![]() America latina e Occidente Tra filosofia e letteratura Numero 1, giugno 2012 Acquista la versione cartacea (14,00 euro, spese di spedizione escluse) Acquista la versione pdf (4,99 euro) Da oltre cinque secoli l’America Latina vive la sua cultura filtrata dal rapporto, talvolta ingombrante, con l’Occidente. La questione naturalmente non può essere ricondotta semplicisticamente allo schema servo-padrone, poiché nel corso del tempo gli attori in gioco hanno cambiato, più volte, non solo posizione, ma anche“significato”. La cultura latinoamericana ha infatti ripreso, reinventato e stravolto gli stimoli, le correnti e le idee che provenivano (e spesso erano imposti) dai salotti e dalle accademie delle città europee e statunitensi. Al punto che oggi, nel centenario della nascita di Leopoldo Zea, si può rispondere finalmente in modo affermativo alla celebre e provocatoria domanda, ¿Existe una filosofía en nuestra América?, che Augusto Salazar Bondy nel 1968 scagliò contro l’intellighenzia del suo paese. Attraverso i contributi di studiosi del calibro di Mauricio Beuchot, Anna Boccuti, Giuseppe Cacciatore, Horacio Cerutti Guldberg, Enrique Dussel, Serge Latouche, Mario Magallón Anaya e Blas Matamoro, il primo numero di Pagine Inattuali muovendosi tra suggestioni letterarie e analisi filosofiche, riflette su questi temi e intende offrire uno spaccato di quel dibattito che da decenni caratterizza il continente latinoamericano. |